15 Giugno 2015
COLDIRETTI LAZIO : LA POLITICA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’


“Abbiamo deciso di rispondere responsabilmente all’invito della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale che domani, martedì 16 giugno, ci ha chiamato in audizione insieme all’Assessore Sonia Ricci per essere informato sulle motivazioni per le quali è ormai fondamentale riconvocare il Tavolo agroalimentare da noi abbandonato per l’assoluta inconsistenza e evanescenza delle soluzione proposte dalla Regione ai problemi che affliggono le imprese agricole del nostro territorio” .
Cosi il presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri che continua sottolineando che, tuttavia, “il ritorno di Coldiretti Lazio, al Tavolo agroalimentare, resta condizionato alla presentazione preliminare di un documento che, con l’avallo del presidente Zingaretti, fissi obiettivi chiari e strumenti di attuazione definiti nelle risorse disponibili e soprattutto nei tempi di realizzazione”.
“Siamo convinti che l’audizione di domani – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia- rappresenti un momento importante per portare all’attenzione della politica regionale, oltre che un richiamo alle sue responsabilità,  le principali questioni che, oggi in assenza di risposte da parte della Pubblica Amministrazione, condizionano il quotidiano operare delle imprese agricole e che ne mettono a rischio, in alcune realtà, la stessa sopravvivenza”.
Fra le principali preoccupazioni che non possono più attendere risposta, il futuro del mondo degli allevatori laziali stretto tra un prezzo del latte alla stalla che continua a non coprire neanche i costi di produzione mantenendo una forbice insostenibile con i prezzi al consumo e un’industria di trasformazione che non smette di farla da padrona nonostante l’indagine avviata dall’Antitrust per verificare posizioni dominanti come già attestato in Francia e Spagna.
“Inoltre- aggiunge Mattia- non è possibile che ad oltre tre mesi dall’approvazione di una storica legge regionale sui danni da Fauna selvatica che le nostre imprese continuano a subire, soprattutto in questo periodo con gravi danni all’attività di produzione, la Regione non abbia neanche iniziato a discutere della regolamentazione attuativa”.
“Infine – conclude Granieri – le imprese attendono che le procedure di approvazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 vengano sollecitamente concluse  per sfruttare a pieno le opportunità che lo stesso offre per il miglioramento della competitività del settore soprattutto per quei giovani agricoltori rimasti già delusi dal mancato scorrimento delle graduatorie del vecchio Piano”.

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