29 Maggio 2014
ECONOMICO

 
Castagno, continua la lotta al cinipide
Si è tenuta al Ministero delle Politiche agricole la riunione del tavolo di filiera della frutta in guscio, sezione castagno. Nel corso dell’incontro sono stati divulgati i dati relativi alla lotta biologica al cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus), attivata attraverso il progetto “Bioinfocast”. Il Ministero, con evidente soddisfazione, ha annunciato che, a fronte dei 500 lanci previsti per il 2014, sono stati realizzati 1.010 lanci del parassitoide (Torymus sinensis) antagonista del cinipide, 187 individui per unità di lancio, pari a 188.870 individui forniti sul territorio nazionale. "A fronte dei 116 lanci effettuati nel Lazio, 18 di questi sono stati effettuati a cura della Regione Lazio nella VI Comunità Montana del Velino - afferma Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti provinciale di Rieti- la zona più vocata per la castanicoltura della provincia. A questi lanci se ne sono affiancati altri effettuati da privati e in particolare, in questa area, grazie al coordinamento e alla determinazione della Cooperativa Velinia e all'intervento di alcuni comuni e della comunità montana è stato possibile effettuare 64 altri lanci per un totale di 82 così distribuiti sul territorio: Accumoli 4; Amatrice 4; Borbora 6: Cittareale 7; Posta 2; Antrodoco 15; Borgovelino 20; Castel Sant'Angelo 11; Micigliano 10. Petrella Salto 2 - Cittaducale 1. Mi preme sottolineare - continua Battistelli- come gli interventi e l'opera della Cooperativa Velinia attraverso il suo presidente Aurelio Saulli e tutti coloro che con lui collaborano, interessa anche comuni al di fuori del comprensorio in cui opera la cooperativa, a dimostrazione di un attaccamento al territorio e ai suoi prodotti che rappresentano lo spirito e i valori con cui deve operare la sana cooperazione con la quale Coldiretti intrattiene stretti rapporti attraverso UECOOP". Nel complesso una attività importante che dovrebbe consentire di ridurre progressivamente le popolazioni di cinipide e, conseguentemente, riportare la produzione nazionale di castagne a livelli importanti, dopo che negli ultimi anni i produttori hanno subito gravi danni economici. Coldiretti ha evidenziato come sia necessario rimuovere il divieto di rilascio del parassitoide nelle aree parco e nelle zone protette, divieto che crea un grave pregiudizio dell’attività economica delle imprese che si trovano ad operare in queste aree.

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