La Coldiretti di Frosinone non esulta per l’accodo sottoscritto per il nuovo prezzo del latte. “Avevamo chiesto di rivedere il prezzo per ogni litro conferito dai nostri allevatori – spiega Vinicio Savone, presidente dell’organizzazione agricola – tenendo presente dei fattori legati ai costi di produzione e alla crisi che anche l’economia agricola sta attraversando a tutti i livelli. Non hanno voluto ascoltare le nostre ragioni ed allora, pur di avere una base certa e per non perdere ulteriore tempo, abbiamo deciso di sottoscrivere l’accordo”. Insomma Coldiretti per senso di responsabilità ha firmato l’intesa a euro 0,42 centesimi per ogni litro prodotto ma non si salta di gioia. Anzi. “Al di là di questo prezzo – commenta amaro Paolo De Cesare, direttore della sede provinciale di Frosinone – purtroppo oggi ancora diverse strutture riservano ai produttori poco più di 0,35 centesimi di euro per ogni litro prodotto. Una situazione assurda se si riflette sui costi di produzione e i sacrifici per garantire un prodotto sano e di qualità oltre che di certa provenienza”. La decorrenza del nuovo accordo, dal 1/1/2013 al 30/7/2013, non risponde neppure a quanto richiesto dall’organizzazione. “In relazione a questo aspetto non siamo per niente soddisfatti – ha detto ancora De Cesare - Abbiamo più volte chiesto che il prezzo fosse basato sull’anno solare per questioni di sicurezza e praticità per le aziende ma, soprattutto, in relazione ad una programmazione più pragmatica per gli orientamenti delle imprese. Le aziende hanno bisogno di una pianificazione aziendale idonea a dare continuità e tranquillità agli allevatori ormai esasperati da situazioni poco chiare”. Ora Coldiretti guarda ai punti imperativi del proprio programma di lavoro nel settore lattiero-caseario. “Il ruolo della Centrale del Latte di Roma – ha concluso Savone – deve essere diverso. Con responsabilità nei confronti degli allevatori siamo determinati a ribadire che in merito alla questione relativa alla proprietà e alla gestione della Centrale, si devono concretizzare le progettualità da noi evidenziate per una inversione di tendenza che, ormai è diventata più che urgente. Il settore ha bisogno di parametri su cui partire quali quelli dei costi di produzione a litro di latte , la qualità , la provenienza e adeguate misure di sostegno alla produzione locale per sopravvivere e guardare con più fiducia al futuro”.