30 Gennaio 2015
SINDACALE

Rieti: il Presidente Moncalvo “ospite d’eccezione” al Consiglio della Federazione
Il Presidente nazionale Roberto Moncalvo è stato l’ospite illustre della Federazione provinciale Coldiretti di Rieti in occasione dell’evento organizzato dall’antenna RENA
per il lancio un ambizioso progetto, attraverso l’istituzione di un concorso internazionale di idee, per la riqualificazione dell’ex Snia Viscosa, ex area industriale di oltre 30 ettari nel cuore di Rieti, ad oggi risultante parco chiuso ed abbandonato. Accolto al suo arrivo a Rieti nella nuova sede provinciale dal presidente Enzo Nesta e accompagnato dal direttore Gabriel Battistelli il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo ha visitato gli uffici esprimendo un particolare apprezzamento per i nuovi locali inaugurati lo scorso 5 dicembre all’interno del centro commerciale Perseo. Nella sala riunioni ha poi incontrato la dirigenza della Federazione di Rieti e il personale. Nel suo saluto di benvenuto il presidente Nesta ha illustrato la situazione generale della provincia di Rieti, le difficoltà che il settore agricolo sta vivendo ma anche le grandi opportunità e possibilità che un territorio sia pur piccolo come quello della provincia Reatina può esprimere sia in termini di qualità che di valore aggiunto per le imprese. Il direttore Battistelli nel portare il saluto di tutta la struttura ha tracciato il percorso che la federazione ha seguito in questi ultimi anni in assoluta armonia con il progetto di Coldiretti per dare valore al valore che questo territorio sa esprimere, per garantire la tracciabilità e la trasparenza delle produzioni e per assicurare alle imprese, sia pur in una provincia marginale e difficile un adeguato reddito. La struttura della Coldiretti, presente su tutto il territorio della provincia, è da sempre al servizio delle imprese e di questo si ha riscontro nel trend di crescita che si può registrare in questi ultimi anni. La parola poi è passata al presidente Moncalvo che, ringraziando per l'opportunità di incontrare i dirigenti della federazione, ha voluto rimarcare quanto la Coldiretti ha fatto nel corso dell'ultimo anno, nonostante le difficoltà legate alla crisi che fa star male le persone, allo scollamento della politica e alla volontà di tagliare il ruolo dei corpi intermedi.
Questa la sintesi dell'intervento del Presidente Moncalvo.
Coldiretti è un'organizzazione di categoria che rappresenta gli interessi delle imprese e in un momento in cui tutte le altre realtà di rappresentanza stanno crollando, riesce a tenere e a crescere grazie al lavoro che quotidianamente svolge e ai risultati che riesce ad ottenere, nella maggior parte dei casi da sola. Analizzando l'operato del 2014 la prima questione affrontata è quella dell'origine, una questione che parte dal Brennero a fine 2013 e che sembra non avere fine e per la quale occorrerebbe una sollevazione generale. Ma oggi non è facile fare manifestazioni come poteva succedere anche fino a solo due anni fa, rivendicare i nostri diritti in momenti in cui tanta gente perde il lavoro o non ha la casa richiede attenzione e intelligenza. Forse, a ben guardare, non servono manifestazioni eclatanti senza ottenere risultato, serve piuttosto trovare le giuste alleanze e noi le abbiamo trovate con i consumatori per far si che venga riconosciuto al di sopra di tutto l'interesse generale; quello dell'origine riguarda infatti l'interesse di tutti, la salute, la trasparenza, la possibilità di creare lavoro, la libertà di scelta. Altro tema del 2014 , ha proseguito il presidente Moncalvo è stata la riforma della PAC, una nuova politica agricola che è ancora fondamentale per molti, almeno fino a quando il valore di ciò che facciamo non sarà quello giustamente riconosciuto e pagato. Partendo ancora una volta da soli abbiamo portato a casa il riconoscimento dell'agricoltore attivo, e finalmente il premio della Pac va a chi lavora la terra e a chi vive di questo mestiere. Siamo riusciti a creare le condizioni affinché il premio accoppiato sia un accoppiato intelligente dove non è passata proposta iniziale di spezzatino ma abbiamo indirizzato le risorse a due settori fondamentali come la zootecnia e l'olio e trovando le giuste alleanze abbiamo portato a casa il risultato. E tra i risultati portati a casa nel 2014 è importante sottolineare la "legge salva olio" che non è solo il tappo antirabbocco ma soprattutto è conoscere i flussi dell'olio che entra in Italia da ogni parte e che diventa magicamente olio italiano. Mai come quest'anno, con la crisi di produzione che c'è stata sarà importante conoscere questi dati e anche qui sempre orgogliosamente soli nel silenzio delle altre organizzazioni e contro l'industria dell'olio che non ne voleva sapere di trasparenza. Altra questione importante che sta finalmente partendo riguarda il tema dei controlli con l'istituzione della centrale unica e del registro dei controlli che mette tutti nelle stesse condizioni e non alimenta le agromafie. Poi in questi giorni la partita dell'IMU che va vista e raccontata sin dall'inizio. Nasce nell'aprile 2014 quando il governo elabora una manovra da 10 miliardi di euro e all'agricoltura viene chiesto di contribuire con 350 milioni. Questi potevano arrivare da tre opzioni: la prima era agire sulla leva fiscale ma questo avrebbe messo in crisi la maggior parte delle imprese, il secondo modo era quello di intervenire sul gasolio agevolato ma 350 milioni solo con le accise sul gasolio agevolato significa dimezzare l'assegnazione tagliando indiscriminatamente su tutti e penalizzando soprattutto le imprese che più di altre ne hanno necessità. La terza ipotesi era quella dell'IMU, una leva che toccava tutti i proprietari terrieri. In pianura si pagava già, la montagna era esente, c'era tutta la fascia intermedia da gestire e in quel periodo nessun sindaco, non l'ANCI, nessuno se non Coldiretti ha parlato chiedendo a gran voce la tutela dell'azienda agricola professionale con l'esenzione sulle aree parzialmente svantaggiate e con la riduzione nelle aree pianeggianti. All'uscita del famigerato decreto delle altimetrie, siamo nuovamente intervenuti e siamo riusciti a bloccarlo riportando come criterio l'unico parametro oggettivamente disponibile, quello della classificazione Istat. Forse si poteva fare di più ma è sicuramente, per le vere imprese agricole, il modo meno invasivo di contribuire al bene del Paese. Oggi occorre far valere i rapporti con le amministrazioni comunali che possono aiutare il settore riducendo le aliquote. Tutto ciò deve andare di pari passo con i risultati conseguiti e da raggiungere nell'economico e anche qui ci stiamo muovendo con Mataluni per la filiera dell'olio dopo il rientro in Italia del marchio Dante, con Cremonini per la carne, con Barilla per la pasta Voiello tutta di grano duro italiano, con Philip Morris per il tabacco e con quanti altri ci stanno cercando e sono tanti. Campagna Amica è il nostro strumento più grande di comunicazione e di reputazione e dobbiamo tutelarlo e preservarlo perché rappresenta anche un grande risultato economico. Abbiamo creato UE COOP e il suo primo atto è stato il codice etico che ci permette di non rischiare ciò che è accaduto negli ultimi mesi a Roma con "mafia capitale" e che insieme ad altri strumenti genera opportunità per le cooperative aderenti. La forza di quello che facciamo, la linearità del progetto e la coerenza rappresentano le fondamenta della nostra azione nell'interesse generale, in un percorso che ci proietta verso il 2015, verso Expo che è una grande opportunità per far riflettere su cosa significa avere una agricoltura legata ai territori che produce cibi di qualità. Allora hanno ancora più senso le partite dell'origine, dell'etichettatura e del no OGM. In conclusione il presidente Moncalvo ha comunicato l'intenzione della Giunta Nazionale di Coldiretti di programmare una decina di incontri territoriali per un confronto continuo con i soci per arrivare ai sei mesi di Expo dove Coldiretti sarà presente con un proprio spazio e tante iniziative territoriali per tenere alta l'attenzione sul nostro cibo e sui nostri prodotti.
A seguire un costruttivo scambio di opinioni da cui è emerso il grande apprezzamento per quanto Coldiretti ha fatto per il registro unico dei controlli, la necessità di semplificazione burocratica che potrà avvenire solo con la messa a regime dei super CAA, l'importanza della comunicazione e dell'informazione attraverso i supporti informatici senza però dimenticare il contatto reale tra le persone come moltiplicatore e cassa di risonanza della quotidianità. In chiusura il lancio della manifestazione per il prezzo del latte che per la nostra area si svolgerà a Roma venerdì 6 febbraio in piazza del Campidoglio in contemporanea con altre 10 piazze italiane. La situazione del prezzo del latte e della zootecnia grida vendetta e su questo diremo la nostra facendoci benvolere, trasmettendo positività, facendo capire che non può scendere il valore del nostro latte mentre la gente lo paga di più. Il presidente Nesta a chiusura dell'incontro e a ricordo della visita ha omaggiato il presidente Moncalvo di un'opera del "quadrettista" Petricca, che riunisce nei suoi quadri l'armonico equilibrio dell'ambiente che ci circonda in un percorso simile a un nuovo futurismo.

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