Coldiretti Lazio ha chiesto alla Regione un confronto sul riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) del Cacio Romano e ha ottenuto immediata disponibilità da parte dell’Assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, che ha convocato già per la giornata di domani, giovedì 2 ottobre, un incontro volto ad avviare l’iter necessario.
“La nostra regione – sottolinea il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – vanta una tradizione secolare nella produzione di formaggi ovini, ma oggi i nostri allevatori sono costretti a fare i conti con l’instabilità del prezzo del latte e con le difficoltà di un mercato che li penalizza. Il riconoscimento dell’IGP rappresenterebbe uno strumento fondamentale per restituire competitività e valore alla filiera, così come già avvenuto in Toscana e in Sardegna. Un’opportunità per rafforzare il legame con il territorio e dare nuova forza ai nostri allevatori”.
L’obiettivo di Coldiretti Lazio è garantire una maggiore tutela del prodotto e rafforzare il legame con il territorio, offrendo nuove opportunità agli oltre 5 mila allevamenti presenti nel Lazio con più di 800 mila capi e valorizzando una delle produzioni più identitarie della regione. Numeri che posizionano il Lazio al terzo posto in Italia per la consistenza del patrimonio ovino.
“Il Cacio Romano – conclude Granieri – è un patrimonio della nostra tradizione agroalimentare. Abbiamo chiesto alla Regione di costruire insieme un percorso che porti a questo importante riconoscimento europeo. L’incontro rappresenta un passaggio fondamentale, perché ci consente di aprire un confronto diretto e costruttivo”.