“Questa volta i soldi vanno soltanto ai veri agricoltori, non più anche alle banche o agli aeroporti solo perché magari proprietari di centinaia di ettari di terra, ma incolta e abbandonata. Con questa riforma, per accedere ai contributi comunitari bisogna innanzitutto certificare di essere agricoltore attivo”. È stato Saverio Viola, direttore della Coldiretti di Frosinone, ad introdurre i lavori dell’assemblea, organizzata ieri sera a Cassino, sulla nuova Pac. In una sala Restagno mai così gremita, con tanta gente rimasta in piedi – oltre duecento agricoltori presenti, tra i quali tanti giovani – i funzionari hanno illustrato le novità più rilevanti della nuova programmazione europea. Al tavolo di presidenza, insieme a Viola, anche il presidente provinciale Vinicio Savone, il vicedirettore Enzo Sperduti e il segretario di zona di Cassino, Fabio Bianchi. “Non lasciate nulla al caso. Anche chi finora riceveva contributi di importo inferiore ai 250 euro, e che dunque sarebbe teoricamente fuori dai benefici Ue, venga nei nostri uffici. I nostri funzionari – ha spiegato Viola – non si limiteranno ad aggiornare i fascicoli aziendali, ma ancora prima di presentare la domanda valuteranno tutti i parametri potenzialmente utili alla crescita, nel tempo, del valore dei titoli che ciascun imprenditore può acquisire”. A differenza della vecchia programmazione, infatti, la nuova risulta essere vantaggiosa per una platea più vasta di agricoltori, perché da quest’anno sono ammessi a beneficio anche settori finora esclusi come ortofrutta, piante ornamentali e vitivinicolo. “Ma è importante rispettare i tempi. Le domande per fissare i nuovi titoli che daranno diritto a ricevere i contributi comunitari – ha esortato Leonardo Subiaco, direttore del Caa provinciale di Latina, che ha tenuto la relazione tecnica – vanno presentate entro la prima metà di maggio”. A chiudere l’assemblea è stato Vinicio Savone, presidente provinciale della Coldiretti, che si è soffermato sulla riforma dei Consorzi di Bonifica. “Coldiretti – ha detto Savone – è favorevole alla riorganizzazione. Bene il taglio delle poltrone e degli sprechi, ma salvaguardiamo i contribuenti e le aziende. In alcuni territori, infatti, senza le attività dei consorzi, come il servizio irriguo, non ci sarebbe più alcuna attività agricola”.
21 Febbraio 2015
ASSEMBLEA SULLA NUOVA PAC