Calo record della campagna olearia 2018-2019, secondo le stime presentate oggi da Ismea al Villaggio Coldiretti del Circo Massimo. Tra le regioni più colpite c’è il Lazio che dovrebbe far registrare un calo del 20% provocato principalmente dalle gelate dello scorso febbraio che hanno danneggiato o completamente compromesso migliaia di ulivi.
Nel dettaglio, secondo i dati elaborati dall’Unaprol, le situazioni più critiche riguardano le Provincia di Rieti e Latina dove si prevede una diminuzione che potrebbe arrivare fino al 40% della produzione. Stessa percentuale per Roma, mentre nelle province di Viterbo e Frosinone si stima un calo intorno al 10%, con alcune zone duramente danneggiate mentre altre non hanno risentito dei terribili effetti del Burian. Tra le aree più colpite, anche a livello di superficie olivetata, quella della Sabina, una delle zone tradizionalmente vocate. Ottimo il livello qualitativo della produzione.
“Purtroppo gli effetti di quanto accaduto lo scorso febbraio, con gravissimi danni strutturali, si sentiranno anche nelle prossime campagne olivicole – sottolinea David Granieri, presidente Coldiretti Lazio – Ci sono state varietà particolarmente danneggiate dal gelo con la conseguenza che alcune aziende si ritroveranno senza il 70% del prodotto, in una situazione veramente drammatica. Per questo è fondamentale l’intervento immediato del governo con il finanziamento di un piano olivicolo 2.0”.
Il Lazio è la quinta regione italiana per produzione di olio, con 86mila ettari di superficie dedicata all’olivicoltura e circa 68mila aziende agricole specializzate nel settore.