19 Maggio 2025
Coldiretti Lazio, parte da Latina il tour che abbraccerà tutti i capoluoghi di provincia per garantire cibo sano e di qualità a tutti

Un evento, quello di Latina, che ha fatto registrare oltre 60 mila visitatori da venerdì 16 a ieri, domenica 18, in cui è stato possibile vivere i primati dell’agricoltura Made in Lazio e conoscere le eccellenze agroalimentari pontine, attraverso le degustazioni dei prodotti a km0, la cucina e le ricette locali delle nostre cuoche contadine, le fattorie didattiche e gli agriasili a cura di Coldiretti Donne e oltre 60 aziende presenti in un’ampia area dedicata al mercato contadino, finanziato da Coldiretti Lazio, dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Regione Lazio.
“Abbiamo scelto Latina – prosegue Granieri – perché qui si produce il 50% del reddito agricolo regionale ed è una delle realtà più agricole a livello regionale. Eventi come quello che si è appena concluso, ci aiutano a partire dai territori per invertire un dato preoccupante, che è quello legato alla spesa sanitaria, che per il 95% è rappresentato da cure e solo per il 5% da prevenzione”.
E proprio il connubio tra cibo e salute è stato al centro del convegno di sabato moderato dalla giornalista del Tg5 Francesca Cantini, al quale ha partecipato anche Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti, Giancarlo Righini, assessore della Regione Lazio, Riccardo Fargione, direttore Fondazione Aletheia, Debora Rasio, oncologa, nutrizionista, ricercatrice Sapienza Università di Roma, Silvia Pecere, dirigente medico UOC Endoscopia digestiva chirurgica Policlinico A. Gemelli, Sara Checchelani, chef ristorante stellato “Materia prima” di Pontinia, con saluti iniziali affidati a Daniele Pili, Presidente Coldiretti Latina e le conclusioni a David Granieri, presidente Coldiretti Lazio e vicepresidente Nazionale.
“Non c’è un’agricoltura di qualità e non esiste salute – conclude Granieri - se non c’è un cibo di qualità. Il mondo agricolo, quello della medicina, della ristorazione e della politica, devono confrontarsi e lavorare insieme per costruire una cultura alimentare solida e impegnarsi per garantire cibo sano e genuino a tutti. In questo contesto devono essere inserite anche le mense scolastiche e ospedaliere”.