Dopo il no del Tar del Lazio che aveva respinto il ricorso della Coldiretti contro l’opposizione del Ministero della Salute alla richiesta di accesso civico dei dati riguardanti l’importazione di prodotti lattiero-caseari tra paesi Ue ed extra Ue, il Consiglio di Stato ieri ha chiarito che Coldiretti è legittimata a proporre la domanda di accesso e ad acquisire i dati per promuovere un controllo diffuso sull’operato degli enti pubblici e per assicurare ai cittadini la partecipazione consapevole alle decisioni pubbliche.
“L’eliminazione del “segreto di Stato” sui cibi stranieri che arrivano in Italia è un successo storico per la Coldiretti, dopo un pressing durato anni – spiega David Granieri, presidente Coldiretti Lazio - Si tratta di una tappa fondamentale nel lungo percorso che abbiamo intrapreso per tutelare la salute dei cittadini, garantire la competitività delle aziende danneggiate dalla concorrenza sleale ed incentivare sicurezza, legalità e trasparenza, da sempre pilastri della nostra azione. Al primo punto della piattaforma che abbiamo presentato a febbraio alla Regione Lazio per il rilancio del settore ovino e la valorizzazione del vero made in Italy, c’era proprio la desecretazione dei dati di importazione dei prodotti agricoli”.