Riunione straordinaria nella sede di Coldiretti Latina con tutte le aziende del comparto bufalino del territorio, alla presenza del presidente della federazione regionale, David Granieri e provinciale, Daniele Pili, insieme al Direttore Carlo Picchi.
Tra le segnalazioni emerse dai numerosi allevatori presenti c’è il prezzo del latte di bufala che viene sottopagato rispetto ai costi di produzione e la concorrenza sleale che sta mettendo in ginocchio le imprese. “Una situazione che sta mettendo a rischio l’intera filiera – spiega il presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili – danneggiando gravemente gli allevatori e minacciando la qualità e la sostenibilità del prodotto. A questo va ad aggiungersi l’utilizzo improprio del fusore, che determina una riduzione di circa il 30% di latte per la produzione di mozzarelle rispetto ad una produzione tradizionale e di qualità”. Tutti fattori fattori contribuiscono a determinare un abbassamento del prezzo del latte alla stalla, mettendo a rischio il futuro delle aziende che operano in questo settore.
Coldiretti Latina e gli allevatori chiedono maggiori controlli e trasparenza, per garantire il rispetto delle normative e la tutela dei consumatori. “Da settimane stiamo sollecitando la Regione Lazio ad intervenire sulla questione – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri - chiedendo la convocazione urgente di un Tavolo di crisi e lo stanziamento di 15 milioni di euro per salvare le ziende e polverizzare il latte congelato. Non solo. Abbiamo anche presentato un esposto alla Repressione Frodi, sollecitando interventi immediati per fermare l’uso illegale di tali pratiche e sulle notevoli giacenze di latte di bufala e di cagliate importati da altri paesi con alterazioni del prezzo alla stalla”.
Coldiretti Latina esprime preoccupazione anche per la scarsa promozione da parte del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, che penalizza fortemente un settore già in difficoltà. La mancanza di iniziative di valorizzazione del prodotto impedisce una maggiore diffusione e apprezzamento della Mozzarella DOP, sia in Italia che all’estero.
“Un altro tema critico – prosegue Pili - è la mancanza di trasparenza da parte dei caseifici, che non dichiarano con chiarezza la quantità di mozzarella di bufala DOP prodotta. È inaccettabile che non ci sia una chiara rendicontazione sulle reali quantità prodotte, un fattore che potrebbe portare a distorsioni nel mercato e sfavorire i produttori locali”.
Coldiretti Latina e gli allevatori chiedono interventi urgenti e concreti da parte delle istituzioni per fermare queste pratiche e tutelare un settore strategico per l’economia locale. È necessario garantire un giusto prezzo per il latte, maggiori controlli, trasparenza e una promozione efficace che valorizzi il prodotto, per permettere alla filiera del latte di bufala di continuare a crescere e prosperare.
“Il rischio che vogliamo scongiurare – conclude Pili - è quello legato ad un eventuale acquisto di latte dall’estero. Questo danneggiando ulteriormente la filiera locale e compromettendo la qualità del prodotto, che ha reso celebre la mozzarella di bufala nel mondo. È fondamentale salvaguardare il nostro prodotto e il nostro territorio, garantendo ai consumatori una mozzarella autentica, di qualità, prodotta nel rispetto delle tradizioni e delle normative”.