Meno PAC ma Mercato per il VINO NEL LAZIO. IN ARRIVO UNA SERIE DI MANIFESTAZIONI A DIFESA DEI PRODUTTORI
Prima uscita operativa del neo assessore regionale Battistoni “Saremo operativi contrariamente al passato”
Meno aiuti diretti più azioni di accompagnamento al mercato per le Imprese. Un no deciso alla vendemmia verde, definita da Gargano come misura contro l’Impresa
La strada della Coldiretti va su un altro binario rispetto a quella indicata con la riforma dell’OCM vino (Organizzazione Comune del Mercato)della Comunità Europea un regolamento che, seppur rivisto di recente, appare ancora dominato da una vecchia logica: quella dell’assistenzialismo.
E necessario hanno sottolineato Gargano e Mattia rimodulare le risorse dell’OCM Vino affinchè vadano in questa direzione: accompagnare le imprese al mercato per renderle più competitive e redditizie: imprese che fanno parte di un comparto che conta numeri importanti (sono ben 30mila gli ettari di terra distribuiti a viti nel Lazio, di cui 9.000 a produzione Doc e Docg, e 60.000 le imprese) tanto più che, con l’inizio dell’anno, si assiste ad una netta ripresa, 37mila aziende sono tornate a fare reddito, il che vuol dire che il 37 per cento di italiani non acquistano più dalla grande distribuzione.
“Non consideriamo una misura il fatto di riconoscere 1.900 euro ad ettaro per distruggere il raccolto con la cosiddetta vendemmia verde – ha precisato il presidente Massimo Gargano nel corso dell’incontro tenutosi, questa mattina, presso il Consiglio Regionale del Lazio – questo aiuto va circostanziato e pensato solo per situazioni estreme. Come questa, il regolamento comprende altre misure che non aiutano uno sviluppo reale, competitivo. Le nostre aziende devono vivere con il reddito e l’ OCM rappresenta l’esatto opposto di ciò che intendiamo per reddito. Non possiamo andare in quella direzione, verso un atteggiamento di povertà. Va fatta una scelta: chiediamo alle istituzioni politiche di sposare il nostro DECALOGO- i dieci punti sui quali Coldiretti ha chiesto l’impegno della Giunta Regionale per i prossimi 5 anni - ma soprattutto l’adesione al progetto della Filiera Agricola tutta Italiana. Sappiamo che l’Europa sarà sempre più allargata, con Paesi che hanno più da chiedere che da dare, noi dobbiamo andare in un’altra direzione che non è quella grande distribuzione che dice’ faccio io il prezzo’. E’ questa la sfida che vogliamo percorrere”.
L’incontro ha visto la prima ‘uscita’ in pubblico del neo Assessore alle politiche agricole e alla valorizzazione dei prodotti territoriali Francesco Battistoni al quale, come primo impegno, è stato chiesto di attivarsi affinché non siano persi i finanziamenti legati al P.S.R.
“Noi non ridaremo i soldi a Bruxelles – hanno concluso Gargano e il Direttore regionale Aldo Mattia -. Questa regione vince con l’economia delle piccole e medie imprese, per tale motivo vogliamo partire dal territorio e dai suoi valori, dalle sue identità: dalla cultura, dal turismo, dall’ambiente, valori sostenuti dall’enogastronomia, dunque dall’agricoltura”.
“Oggi sono qui per ascoltare le problematiche di una Organizzazione importante – ha risposto Battistoni – sono da sempre un fautore dei Mercati di Campagna Amica e del vostro Decalogo. L’agricoltura deve andare a testa alta, dobbiamo vincere questa guerra e possiamo farlo mettendo insieme i nostri sforzi. Sicuramente non saremo latitanti, finora, al di là delle leggi, non è stata applicata l’operatività, noi invece vogliamo dare risposte al territorio e spendere i soldi della Comunità Europea”.
Massima disponibilità dunque, con soddisfazione di Coldiretti, che annuncia però nei giorni a venire una serie di battaglie e di ‘manifestazioni’. Prossimo protagonista: il latte.