E’ una ripresa lenta e complessa quella delle aree terremotate a più di due anni di distanza dal sisma. E’ quanto emerge da un’analisi presentata oggi a Roma dalla Coldiretti presso il Villaggio del Circo Massimo. Le vendite crollate del 70% e i ritardi nella ricostruzione stanno mettendo in ginocchio l’economia locale e in particolare agricoltori e allevatori ancora in grande difficoltà. Secondo l’analisi, nel Lazio, in un territorio a prevalente economia agricola e con il 90% delle aziende del settore a conduzione familiare, si sono persi circa 175 milioni di euro di valore delle produzioni, con una lieve crescita nel 2017 in termini di Pil agricolo rispetto al 2016. Lenta anche la ripresa a livello turistico con netto calo di presenze e conseguenti difficoltà per i 40 agriturismi presenti nella zona.
Coldiretti Lazio, da subito, è stata al fianco dei produttori organizzando una serie di iniziative di solidarietà, dalla consegna gratuita del gasolio all’operazione “adotta una mucca”, dalla consegna di mangime, strutture e moduli abitativi al fieno salva mucche, passando per i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che continuano a ospitare gli agricoltori terremotati e il costante dialogo con la Regione Lazio che è intervenuta su 163 stalle e 50 casette per gli allevatori.
“Queste persone che sono rimaste nel loro territorio in una situazione drammatica meritano il massimo sostegno – spiega David Granieri, presidente Coldiretti Lazio – C’è ancora tanto lavoro da fare per ripristinare la normalità, abbiamo in programma nei prossimi giorni un incontro con la Regione Lazio perché bisogna accelerare i tempi della ricostruzione, le stalle provvisorie o delocalizzate devono diventare definitive. E’ necessario riprogrammare queste aree per potergli dare un futuro”.